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Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), è come avere un motore sempre acceso dentro. Una mente che corre, un corpo che fatica a stare fermo, una testa piena di pensieri che si accavallano come onde in tempesta. Ma è anche, spesso, una scintilla di creatività, intuizione e sensibilità che ha bisogno di essere compresa, contenuta e valorizzata, non repressa o etichettata…
L’ADHD non è una malattia. Non è “maleducazione”, né “troppa energia”, né tantomeno una “questione di volontà”. L’ADHD è una condizione neuropsicologica che coinvolge i meccanismi dell’attenzione, dell’impulsività e dell’autoregolazione del comportamento. Chi ha l’ADHD non sceglie di distrarsi, agitarsi, interrompere. Lo fa perché il suo cervello funziona in modo diverso: è più veloce, più reattivo, più dispersivo.
Nei più piccoli, l’ADHD si manifesta spesso così:
Dietro questi comportamenti spesso c’è un bambino che si sente sbagliato, che riceve rimproveri ogni giorno, che si sforza ma non riesce. E più il tempo passa, più rischia di perdere fiducia in sé stesso.
L’ADHD non scompare con l’età. Cambia volto, ma resta. Negli adulti può manifestarsi in modo più silenzioso ma ugualmente impattante:
Molti adulti scoprono di avere l’ADHD dopo anni di incomprensioni, spesso quando un figlio riceve una diagnosi o quando si riconoscono nei sintomi leggendo qualcosa “che sembra parlare proprio di loro”.
Una diagnosi non è un’etichetta. È una chiave di lettura, un modo per capire che certe fatiche non dipendono da un difetto personale, ma da un diverso funzionamento neurologico. E che esistono strategie, strumenti, terapie per gestirlo meglio. Ricevere una diagnosi può essere liberatorio: dà un nome alla confusione e restituisce dignità a una storia di fatica. Ma, soprattutto, apre una porta al cambiamento.
Il percorso psicoterapeutico per l’ADHD non ha l’obiettivo di “normalizzare”, ma di aiutare la persona a conoscere sé stessa, accettarsi e trovare un proprio equilibrio. Alcuni aspetti chiave del trattamento sono:
Si va da uno psicologo esperto in ADHD perché serve qualcuno che sappia leggere tra le righe, che non si fermi al comportamento ma ascolti ciò che c’è dietro: la fatica di concentrarsi, la stanchezza di essere sempre richiamati, il dolore di non sentirsi mai abbastanza. Lo psicologo esperto in ADHD offre uno spazio sicuro dove poter portare tutto questo. Aiuta a costruire nuove modalità, ad allenare l’autoregolazione, a rafforzare l’autostima, a trovare soluzioni concrete per una vita più serena e più gestibile.
Perché chi ha l’ADHD non ha bisogno di cambiare la propria essenza ma di essere accolto e guidato, per trovare il proprio posto nel mondo.